Riccarda Zezza
Founder Piano C
42 anni, due figli, 15 anni spesi in grandi multinazionali in Italia (Pirelli, Microsoft, Banca Prossima) e all’estero (Nokia) in ruoli di comunicazione e project management.
Da due anni imprenditrice: ho fondato, con altri soci, Piano C (www.pianoC.it) per innovare radicalmente l’organizzazione del lavoro e cogliere tutta l’energia delle risorse emergenti, come le donne.
L’idea di Piano C ha preso forma durante il mio secondo congedo di maternità. L’idea di un Piano A (solo lavoro), contrapposto ad un Piano B (solo famiglia), portava con sé rinunce e spreco di risorse. Ho pensato che fosse venuto il momento di un Piano C, per nuove idee, esigenze ed organizzazioni, che si avvalesse di nuovi spazi, strumenti e tecnologie.
Piano C è, prima di tutto, uno spazio fisico reale che permette un nuovo modo di lavorare.
Spazi di lavoro flessibili (attraverso il coworking) affiancano servizi per il networking e per facilitare la quotidianità (come il “cobaby” e i “Servizi Salvatempo”).
Attraverso il design si arriva all’innovazione.
La grande sfida di Piano C è far incontrare il lavoro con le donne, con percorsi che permettano di delineare nuove identità professionali e diano valore alla diversità.
Una diversità che funziona: anche nella leadership. Il programma maam® – maternity as a master, è un programma formativo, creato in partnership con Inspire, che trasforma le competenze genitoriali in competenze di leadership. Lanciato a novembre 2013, ha superato velocemente la fase pilota, entrando in tre grandi multinazionali. Un grande successo perché maam®, rappresenta proprio l’essenza della nostra visione: avere una vita dà energia e competenze che ci rendono professionisti più forti, creativi ed equilibrati. Avere una vita si deve e si può: dovrebbe essere il nuovo piano A.
In questo contesto la tecnologia è un elemento determinante. Permette di realizzare processi di lavoro condivisi a distanza, di essere sempre informati, di condividere le informazioni e di poter lavorare in qualsiasi luogo. Consente di mettere in pratica lo smart working: lavorare per obiettivi.
Il mio rapporto con la tecnologia è un po’ come il tipico rapporto di coppia: io la amo e lei mi disobbedisce, ma non potrei farne a meno. Mi libera dalla schiavitù della scrivania, ma mi incatena alla connessione infinita. Mi permette di raggiungere tutto lo scibile umano, togliendomi il tempo per farlo davvero mio. Velocizza ogni decisione e le moltiplica senza tregua. Quando sono (di)sconnessa divento saggia e contemplativa (raro). La tecnologia non è un sesto senso, ma un superpotere per i primi cinque: si può vivere senza, ma che noia e che fatica!
Piano C ha vinto la Medaglia del Presidente della Repubblica e il primo premio della Banca Europea per gli Investimenti come miglior innovazione sociale europea del 2012.