Il documento Strategia per la crescita digitale 2014-2020 redatto dall’AgID non lascia dubbi sulla drammaticità del ritardo italiano. E sulla necessità e sulla urgenza di avviare piani di intervento anche di natura emergenziale.
La ricerca Internet@Italia2013 condotta dall’Istat e dalla FUB – Fondazione Ugo Bordoni ci dice impietosamente, ma inconfutabilmente, che gli italiani usano poco e male Internet.
La scarsa competenza nell’uso di Internet e del Digitale da parte degli italiani – cittadini, professionisti, imprenditori, operatori della pubblica amministrazione – e la stagnazione del Pil sono evidentemente ed indiscutibilmente connessi.
Un recente rapporto della Banca d’Italia presenta un universo di PMI e di Imprese familiari che investono poco nell’innovazione anche perché sono scarse le competenze digitali a livello manageriale e imprenditoriale di cui dispongono.
Gli economisti della Banca d’Italia sono concordi nell’individuare in Internet e nel Digitale – da un lato – e nella capacità da parte della società di imparare continuamente – dall’altro – gli strumenti per la crescita e lo sviluppo economico del nuovo millennio.
Da parte del nostro Paese, l’adozione di un inclusivo ecosistema digitale non è più soltanto un ineludibile elemento di crescita e di competitività, ma addirittura un elemento di vera e propria sopravvivenza.
Ebbene, cosa aspettiamo per agire ?
DIDASCA sta già facendo la sua parte, offrendo ai Knowledge Workers italiani la possibilità di seguire dei Percorsi di studio finalizzati al conseguimento di fondamentali competenze digitali senza dover spendere nemmeno un centesimo.
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Silverio Carugo
Rettore
DIDASCA – The First Italian Cyber Schools for Lifelong Learning
www.InternetForJobs.it