Per essere più pratici, qualcuno si alzava la mattina e creava il suo “social media coso” giusto perché quell’etichetta rendeva più alla moda il proprio mestiere. In realtà, si creava solo più confusione che altro.
Adesso, e più precisamente dall’1 aprile 2015, i lavoratori italiani ICT nel settore terziario, distribuzione e servizi hanno una bussola per orientarsi.
Col rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale firmato il 30 marzo 2015 tra le organizzazioni sindacali Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs Uil e Confcommercio, il settore informatico e delle telecomunicazioni si dota dell’e-CF (European e-Competence Framework), il quadro europeo delle competenze digitali definito da un gruppo di esperti di informatica e risorse umane del CEN (Comitato Europeo di Normazione) e fortemente voluto dalla Commissione Europea.
L’importante novità dal punto di vista normativo riguarda proprio la classificazione per il comparto delle aziende di informatica e telecomunicazioni.
L’e-CF è un sistema di riferimento per competenze professionali e manageriali che consente il dialogo fra i diversi quadri di riferimento esistenti a livello internazionale, nazionale e delle singole imprese.
Le 40 competenze dell’e-CF e i relativi 23 profili professionali inseriti nel nuovo contratto nazionale sono in linea con le esigenze sia delle aziende sia dei lavoratori tramite l’utilizzo di un linguaggio semplice e allo stesso tempo strettamente legato al settore ICT.
Soddisfatto del risultato il segretario generale della UilTuCS, Brunetto Boco: «Il significato di questo rinnovo va ben oltre il contingente. Dopo anni e anni di crisi e di recessione, pagati a caro prezzo dai lavoratori del terziario e del commercio, riusciamo finalmente a dare un segnale di inversione di tendenza. Il contratto non è più un miraggio, come accade purtroppo in tanti altri settori, ma una conquista tangibile, che non solo riconosce economicamente l’apporto delle donne e degli uomini di un ambito strategico dell’economia italiana, ma può dare utilmente e efficacemente impulso e forza alla ripresa del Paese».