In Italia la disoccupazione è un problema, specie per i giovani: supera il 40% per le persone sotto i 25 anni. Secondo dati del Ministero della Giustizia, il 69% dei detenuti rilasciati dalle prigioni italiane poi recidivano e tornano in carcere. Programmi che aiutino queste persone a sviluppare competenze concrete possono aiutarli ad avere più fiducia in se stessi e avviarli verso un futuro professionale. La Seconda Casa di Reclusione di Bollate ha iniziato a offrire ai detenuti formazione ICT fin dal 2002 attraverso il programma Cisco Networking Academy. Ogni anno sono accettati fino a 15 partecipanti ai corsi, che sono molto richiesti. Lorenzo Lento ha insegnato in questi corsi per oltre 10 anni e ha visto studenti che mai avevano toccato un computer imparare a creare siti web e a gestire reti. “Non diventeranno tutti sistemisti, ma molti hanno trovato un lavoro nel settore IT” dice. Moltiplicare l’impatto. Circa il 70% di coloro che hanno partecipato ai corsi è già stato rilasciato, e di questi l’80% ha trovato lavoro: e nessuno è tornato in prigione. Oltre ad offrire ai partecipanti una possibilità di carriera e ridurre il tasso di recidiva, il programma contribuisce a colmare la richiesta di personale con competenze tecnologiche qualificate in Italia. Un partecipante ai corsi, Antonello, è stato rilasciato nel 2011 e da allora ha creato due aziende: una agenzia web e poi un’azienda che si occupa di gestione dei rifiuti. “La Networking Academy mi ha aiutato molto, non solo perché mi ha offerto competenze tecniche ma anche capacità imprenditoriali di cui avevo bisogno e che ho usato per creare le mie aziende”. Un altro partecipante è ancora detenuto ma è autorizzato al lavoro quotidiano al Conservatorio Giuseppe Verdi di Milano, dove è amministratore di rete. Quando sarà rilasciato, avrà già un’esperienza di lavoro e collegamenti professionali, importanti elementi per cominciare una nuova vita. “Ho iniziato prendendo la certificazione Cisco CCNA e poi quella CCNA Security” dice Luigi. “Cisco Networking Academy ha davvero cambiato la mia prospettiva sulla vita”.
Ma non c’è solo il carcere di Bollate. Nel 2015 è in programma una nuova edizione di un percorso formativo in ambito ICT presso il Centro per la Giustizia Minorile Toscana e Umbria di Firenze, rivolto a minori dell’area penale esterna in carico all’Ufficio di Servizio Sociale per i Minorenni del capoluogo toscano. Il corso, giunto alla sua IV edizione, è nato dalla collaborazione tra il Centro di Giustizia Minorile di Firenze, Universo Cooperativa sociale onlus e Cisco Italia, con l’intento di dare ai giovani partecipanti l’opportunità di sperimentare le proprie capacità, talvolta fino a quel momento disconosciute, unitamente all’acquisizione di competenze spendibili nel mondo del lavoro in ambito ICT. Dato il buon esito dei corsi realizzati nel 2014, si è deciso di ripetere l’iniziativa. L’obiettivo del percorso formativo è offrire ai ragazzi una preparazione tecnica spendibile in diversi ambiti lavorativi, come Help desk di primo livello presso aziende che si occupano di assistenza tecnica piuttosto che negozi di informatica. Cisco Italia collabora a questa iniziativa attraverso il suo Programma Networking Academy, progetto non profit che solo in Italia offre ogni anno a 20.000 studenti in tutta Italia l’occasione di acquisire competenze professionali nel settore informatico immediatamente spendibili per l’inserimento nel mondo del lavoro.
“Per Cisco è un orgoglio continuare a portare da anni la nostra formazione Academy all’interno di queste realtà, per contribuire al reinserimento sociale dei detenuti e creare delle opportunità, ancora più in questo caso che coinvolge persone così giovani” ha dichiarato Luca Lepore, responsabile in Italia del Progetto Cisco Networking Academy. “Altre esperienze ci hanno dimostrato che offrire possibilità di formazione aumenta concretamente le possibilità di ricostruire un futuro per queste persone”. Suddiviso in 10 lezioni, il percorso formativo fornisce la conoscenza delle regole e dei protocolli di comunicazione delle reti Tcp/IP, la creazione di cavi di rame, la creazione di cavi in fibra ottica multimodale, le regole per assemblare i personal computer e l’installazione del sistema operativo. È stato inoltre realizzato un laboratorio per la realizzazione di un sistema di videosorveglianza ed a fine corso gli studenti ricevono un attestato di partecipazione rilasciato dalla Cooperativa Universo.
Il Centro per la Giustizia Minorile di Firenze è un Servizio del Ministero della Giustizia – Dipartimento Giustizia Minorile – e ha competenza per le Regioni Toscana ed Umbria. Quale organo di decentramento amministrativo del Ministero della Giustizia – Dipartimento Giustizia Minorile, nell’espletamento del proprio mandato istituzionale, esercita funzioni di programmazione tecnica ed economica, indirizzo, controllo e verifica dell’attività dei Servizi minorili (Uffici di Servizio Sociale per i minorenni, Istituto penali per minorenni, Centro di prima accoglienza). È la struttura di coordinamento degli interventi sul territorio in materia di trattamento della criminalità minorile, promuove azioni di progettazione e collegamento con gli Enti Locali, Associazioni del Privato sociale, del Volontariato, Istituzioni locali, nazionali ed internazionali. Il CGM ha lo scopo di assicurare interventi specializzati per il trattamento dei minori e procedere all’analisi permanente dei fenomeni sociali interconnessi con la devianza e la delinquenza minorili.